FAQ - Domande frequenti

CONSULENZA

Il capitale per una S.A. (sociedad anónima), l’equivalente di una società per azioni, è di 60.000€ e si deve versare almeno per il 25%.

Il capitale per una S.L. (sociedad limitada) l’equivalente di una società a responsabilità limitata è di 3.000€ e deve versarsi per intero. Una SL può essere formata da un solo socio che detiene il 100% del capitale. In tal caso l’acronimo che apparirà in ragione sociale sarà S.L.u.

Sì, è possibile, ma deve essere in possesso del NIE (número de identificación extranjeros). Nel caso di una società ZEC, uno dei requisiti fondamentali è proprio avere uno degli amministratori residente alle Canarie.

No, solo se si è residenti in Spagna si è obbligati a versare i contributi alla Seguridad Social (l’equivalente dell’INPS in Italia).

Seguendo tutti i passaggi per l’ottenimento dei documenti necessari ed avendo stabilito per tempo i contenuti dell’atto costitutivo e di eventuale statuto, in 30 giorni la società è operativa e questo, ovviamente, è possibile solo se si è seguiti da un consulente professionista o se si conosce perfettamente la materia. In caso contrario i tempi potrebbero allungarsi.

  1. Certificato con il nome (ragione sociale) della società costituente
  2. Documenti personali dei soci
  3. Versamento del capitale sociale su un conto corrente intestato alla società in costituzione (con il certificato di cui al punto 1.) che sarà bloccato fino alla registrazione dell’atto notarile di costituzione
  4. Bozza dell’atto costitutivo e dello statuto

Post costituzione vanno effettuate comunicazioni e registrazioni alle amministrazioni pubbliche di cui si occuperà il commercialista o consulente fiscale.

Sì certo. E’ necessario firmare una procura di fronte ad un notaio in favore di una terza persona che firmerà l’atto notarile in Spagna per la costituzione della società. La procura dovrà essere tradotta e giurata.

In primo luogo, una documentazione che comprovi una provenienza lecita dei fondi che si verseranno sul conto, oltre ai documenti personali del futuro titolare o amministratore della società.

Dipende sempre dalla mole di documenti che vanno presentati, possiamo dire sicuramente che i costi medi sono inferiori a quelli a cui siamo abituati in Italia.

Si, è sufficiente il passaporto e dei documenti che comprovino la residenza nel paese di origine e la provenienza dei fondi che si verseranno. Ogni banca ha un sistema di verifica differente nel rispetto delle leggi in materia antiriciclaggio.

Non esiste l’IVA, le Canarie sono un territorio ex-IVA, ovvero al di fuori del territorio di applicazione IVA al pari di San Marino, il Vaticano, Campione d’Italia e pochissimi altri territori che si trovano geograficamente all’interno dell’Unione Europea e che hanno l’Euro come moneta ufficiale. Siamo in Spagna, ma non si applica l’IVA, bensì un’imposta del tutto simile, l’IGIC.

E’ un’imposta del tutto simile all’IVA ma che si applica solo negli scambi interni di beni e servizi e l’aliquota ordinaria è del 7%, ma se vendiamo beni o servizi al di fuori delle Canarie non viene applicata, quindi si ha una totale esenzione da imposte indirette, né IVA, né IGIC.

In generale, in Spagna il costo del lavoro è più conveniente che in Italia, anche perché tasse e contributi sono inferiori.

Ovviamente, siamo qui per questo, per occuparci di tutte le pratiche fin dal primo momento.

IMMOBILIARE

Può variare da 0 ad un 20% annuale, in media diciamo che si arriva abbastanza facilmente ad un 7% o 8%. In primo luogo, dipende da chi gestisce l’immobile; inoltre, sono importanti altri fattori come la posizione, la grandezza, la tipologia, i comfort e i servizi offerti. Sicuramente rende molto di più che in Italia.

Se si ha la possibilità, senza alcun dubbio, costa meno acquistarlo. Gli affitti, per via del tasso di occupazione turistica, non sono economici, non sono neanche costosi, ma rispetto ad altri costi della vita quotidiana sono una voce importante. Al contrario, è ancora conveniente acquistare: un mutuo su 1 metro quadrato di immobile costa meno che 1 metro quadrato affittato. Ovviamente bisogna sempre essere oculati e ben consapevoli degli investimenti che si intende realizzare, in tutto questo ovviamente noi possiamo assistervi e consigliarvi al meglio.

Di norma no. Questo perché bisogna dimostrare di avere redditi certi e ricorrenti per poter essere considerati solvibili. Eventuali redditi percepiti in altro paese sono difficilmente presi in considerazione. In ogni caso, si può sempre provare: bisogna dimostrare redditi nel proprio paese e non chiedere una percentuale di mutuo troppo alta rispetto al valore di compravendita.

Di norma, chi acquista l’immobile non paga nulla all’agenzia immobiliare, mentre chi vende paga il 5%; in ogni caso, soprattutto nell’ambito commerciale e in fase di contrattazione, si possono prendere accordi di ogni tipo.

Il calcolo preciso è un po’ complesso, ma si può dire che siamo intorno al 10%, solitamente anche meno. L’imposta di registro è del 6,5% su ogni tipo di compravendita, aggiungendo costi notarili, bancari (in caso di mutuo) e di altra natura, si può arrivare ad un 10%.

Normalmente, noi percepiamo un compenso solo da agenzie immobiliari, professionisti e proprietari che intervengono nell’operazione. Non percepiamo nulla dal cliente che ci contatta, a meno di servizi complementari che si rendono necessari per portare a termine la compravendita.

Imposta sui beni immobili urbani (IBIU) ed imposta per la raccolta della spazzatura (Tasa recogida residuos sólidos – Basura de Vivienda). Il valore viene calcolato in base al comune di appartenenza, alla grandezza dell’appartamento o immobile, al valore catastale, ma in linea generale possiamo dire che il valore da pagare annualmente è tendenzialmente basso, non è una spesa di troppa rilevanza.

Tutt’altro. Le imposte di acqua e condominio sono inferiori ai costi di una città italiana, il gas nella maggior parte degli appartamenti non c’è perché non c’è mai bisogno del riscaldamento (temperature medie invernali intorno ai 20 gradi, se si va in località collinare o di montagna ovviamente il discorso cambia); l’elettricità ha un costo simile a quello italiano.

Si, tramite procura notarile. Ci sono alcuni passaggi da eseguire: – firmare una procura notarile in Italia con un notaio, che poi andrà tradotta e giurata; -far pervenire i fondi necessari per l’acquisto tramite bonifico bancario ed altri passaggi, ma comunque l’operazione è possibile.

Nel paese dove si ha la residenza. Quindi, se si vive e si risiede Italia si dichiareranno i redditi per gli affitti in Italia.

Meglio chiedere consiglio al proprio commercialista. In ogni caso, è fondamentale dichiarare i redditi generati all’estero sui quali pagare le imposte.

Certo, possiamo consigliare agenzie specializzate o persone che si occupano proprio di offrire questi servizi.I costi si aggirano tra il 10% ed il 30% degli affitti percepiti o su base fissa mensile da un minimo di 150€, in base all’immobile da gestire.

Ovviamente, siamo qui per questo. Che sia un hotel, un appartamento o un locale commerciale, ci occuperemo di organizzare le visite e gli appuntamenti necessari secondo le specifiche fornite.

IL NOSTRO CO-WORKING

Oltre agli spazi a disposizione, internet fibra wi-fi e via cavo, pulizie ed utenze incluse, servizio stampante, reception ed assistenza: 

  • Domiciliazione società (ricezione corrispondenza inclusa)
  • Spazi ufficio privati, fissi, ad ore, giornalieri, settimanali o mensili
  • Sala riunioni ad ore o giornata completa
  • Servizi complementari (stampante)
  • Transfer aeroporto
  • Consulenza di vario genere

– Domiciliazione societaria 150€/mese (include ricezione corrispondenza con avviso di ricezione immediato via mail o sms)

– Uffici privati:

  • Mezza giornata 60€
  • Giornata intera 90€
  • Mezza giornata fissa settimanale (minimo 6 mesi) 160€/mese
  • Intera giornata fisso settimanale (minimo 6 mesi) 280€/mese

– Sala riunioni:

  • Mezza giornata 90€
  • Giornata intera 120€

Mail: info[at]syskrack.com

Telefono: +34608974377

REGIME SPECIALE SOCIETÀ ZEC

E’ una società che, rispettando una serie di requisiti, può beneficiare di un regime fiscale molto vantaggioso, forse il più vantaggioso in Europa.

Il vantaggio più importante per una società di capitali, che rende la ZEC il regime più vantaggioso d’Europa, è l’aliquota sugli utili societari al 4% che si applica sull’intera base imponibile (esempio: 100.000€ di base imponibile, significa pagare un’imposta totale sui redditi societari di 4.000€, senza se e senza ma!!!)

Si deve fare richiesta alla direzione della ZEC presentando una serie di documenti, tra cui, il più importante, una memoria con business plan economico-finanziario e descrizione dell’attività che si vorrà svolgere. E’ fondamentale rispettare un iter con tempistiche precise relativamente a documenti e comunicazioni da presentare.

Il comitato della ZEC si riunisce una volta al mese per rispondere alle richieste di iscrizione al registro.

  • Società in fase di costituzione o recentemente costituita, ma fondamentale che non abbia già comunicato l’inizio dell’attività economica
  • L’oggetto sociale prevalente deve rientrare tra quelli inclusi nella lista stabilita dalla ZEC (sono poche le eccezioni)
  • Società con relazioni commerciali prevalentemente B2B (eccezione per il settore turistico che può operare anche B2C)
  • Almeno un amministratore residente nella Regione Autonoma delle Canarie (anche nel caso di amministratore unico)
  • Dopo 6 mesi dal momento in cui si comunica l’inizio dell’attività economica all’agenzia tributaria, bisognerà mantenere una media annuale di 5 dipendenti full time se la società ha sede a Tenerife o Gran Canaria (3 dipendenti per le altre isole minori)
  • Entro i primi 18 mesi dall’inizio dell’attività economica si dovrà effettuare un investimento di almeno 100.000€ in beni durevoli attinenti all’attività (50.000€ nelle isole minori)
  • Pagamento di una quota annuale di circa 1.400€ (aggiornamento 2021)

E’ di fondamentale importanza, pena la cancellazione per sempre dal registro delle società ZEC senza possibilità di riaccedervi, che nel caso in cui non si riuscisse a rispettare i requisiti, entro la fine dell’anno solare, si comunichi alla ZEC la sospensione per l’anno fiscale in corso. In tal caso si accede al sistema fiscale ordinario spagnolo.

La sospensione va richiesta ogni anno e non ci sono limiti temporali, può essere richiesta anche per più anni di seguito o per tutta la vita della società, ma la tassa annuale dovrà sempre essere corrisposta.

I costi sono lievemente superiori a quelli per la costituzione di una società tradizionale. Confrontandoli con gli enormi vantaggi che si otterranno dal regime speciale delle società ZEC, saranno sicuramente un aspetto di scarsa importanza.